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alessandria calcio allenatore

Con la caduta in C assursero poi ad idoli della tifoseria figure poco conosciute presso il grande pubblico, ma tuttora popolari a livello locale come Antonio Colombo, storico capitano giunto dal Legnano, ad oggi il calciatore con più presenze ufficiali in grigio[141] (466, di cui 404 in gare di campionato[138]), e Franco Marescalco, centravanti protagonista di alcuni campionati in Serie C negli anni Ottanta. La Pro Vercelli rimane a quota 27, Serie C girone A, la classifica marcatori dopo 15 giornate, La designazione arbitrale di Alessandria-Pro Sesto, Giudice Sportivo: le decisioni che riguardano l'Alessandria (15/12/2020), Simone Corazza: “Non si deve abbassare la guardia con alcun avversario”, Alessandria-Pro Sesto, si giocherà il 20/12 alle 15 anziché alle 17.30, Alessandria Calcio, Gabriele Bellodi ai box per 40 giorni, Matteo Pisseri: “Juve U23 squadra più forte incontrata finora”, Dettagli, sfumature… Ma poi decidono sempre gli, Juventus U23, Lamberto Zauli: “Non bravi a sfruttare le occasioni”, Angelo Gregucci: “Complimenti ai miei, ma anche agli avversari”, Juventus U23-Alessandria 0-1, le pagelle dei grigi di Gregucci. Il colore sociale dell'Alessandria è il grigio, precisamente il "Cool Gray 7 C" della classificazione Pantone; è l'unica squadra in Europa ad indossarlo. Questo il testo del comunicato diffuso dall'Ufficio Stampa del club grigio. [113] Questo storico abbinamento ha ispirato varie strategie di comunicazione e promozione: tra le più recenti, la nascita della mascotte ufficiale, Grison, nel 2014.[114]. Tra i protagonisti in A vi furono Pedroni, Giacomazzi, l'argentino Tacchi e lo svizzero Vonlanthen; più avanti chiuse la carriera al Moccagatta Francisco Lojacono. [79], Le speranze di una risalita, maturate al termine del felice campionato 1999-2000, che conobbe il suo apice nella vittoriosa finale dei play-off vinta a Reggio Emilia contro il Prato,[80] si affievolirono l'anno dopo, a causa della rapida ridiscesa in C2. Modena, Panini, 1976. Nel girone di ritorno, però, l'Alessandria non mantenne lo stesso ruolino di marcia, dilapidando tutto l'ampio vantaggio accumulato sulla seconda fino a terminare la stagione al secondo posto, con gli stessi punti della Cremonese, ma con lo scontro diretto a favore di quest'ultima, che quindi ottenne una clamorosa promozione. Nel 1957, con la promozione in A, fu ampliato a 25 000 posti, per poi conoscere il degrado negli anni successivi: per lunghi periodi ampi settori delle tribune furono dichiarati inagibili. Il suo profondo legame coi Grigi e la sua lunga esperienza ci guideranno verso traguardi importanti ". Paredes meglio di Brozovic", Il Secolo XIX: "Genoa, Ballardini incontra Schone ma il reintegro resta lontano", Roma, la terza vita di Pastore: sei mesi per scrivere il futuro, La Stampa: "Juve, salgono le quotazioni di Depay. Dopo il fallimento della squadra, avvenuto nel 2003, nacque una società chiamata Nuova Alessandria 1912: questa indossò, nel corso del Campionato di Eccellenza 2003-2004, una maglia divisa verticalmente a metà, colorata per una parte di bianco e per l'altra di grigio. il. Alessandria: Curti, Viviano, Costa, Lauro, Gandini, Bertolini, Tosini, Avalle, Cattaneo, Ferrari, Chierico. Allenatore: Luciano De Paola. Nel 1955 prese il timone della società Silvio Sacco, magnate petrolifero di origine tortonese che non nascondeva l'ambizione di riportare il sodalizio in Serie A; allestì perciò una squadra in grado di lottare per il vertice nel torneo 1956-1957, e riuscì nell'opera al termine di un campionato equilibrato, contrassegnato dalla rischiosa scelta di sostituire nel finale l'esperto allenatore Sperone col debuttante Pedroni. L'Alessandria volta pagina. Almanacco illustrato del calcio 1978. In quel clima fu inevitabile la prima retrocessione in Interregionale, poi evitata per la rinuncia del Montebelluna e le garanzie fornite da una nuova dirigenza, che aveva a capo l'imprenditore valenzano Gino Amisano;[78] questi legò così il suo nome al club per quasi quindici anni. E' stato squalificato per nove mesi l'allenatore di calcio femminile Giuseppe Fossati, tecnico della prima squadra della Novese, nell'Alessandrino. [4] Nell'agosto 1896 nacque l'Unione Pro Sport Alessandria[5] (con divisa grigio scura) che partecipò tra il 1897 e il 1898 ad alcuni tornei amichevoli con squadre di Torino e Genova. Al debutto nei campionati di Prima Categoria l'Alessandria, squadra dall'età media bassa e formata essenzialmente da atleti locali, ben figurò e si guadagnò il plauso della critica. Durante il periodo di permanenza tra i cadetti i grigi parteciparono a due edizioni della Coppa delle Alpi (1960 e 1962, nella quale raggiunsero le semifinali), torneo dedicato inizialmente a squadre europee delle serie minori. A partire dal 1940, anno dell'insediamento ai vertici della famiglia Moccagatta, si sono succeduti ai vertici della società imprenditori più o meno connessi al tessuto imprenditoriale cittadino, le cui gestioni furono conformate in senso fortemente personalistico. [145], A partire dal debutto di Carlo Carcano, il 31 gennaio 1915, le occasioni in cui calciatori dell'Alessandria hanno vestito da titolari la maglia della Nazionale italiana maggiore in gare ufficiali sono 45,[27] da suddividere tra 10 giocatori: Baloncieri (20 presenze, 7 reti); Banchero I (2, 4); Bertolini, (6, 0); Brezzi (2, 0); Carcano (5, 1); Cattaneo (1, 1); Ferrari (1, 0); Gandini (6, 0); Rava (1, 0), Ticozzelli (1, 0). ... Calciomagazine ® … [140] Tra i talenti espressi in anni più recenti sono ricordati Luigi Manueli, Pier Paolo Scarrone e Valerio Bertotto, ultimo prodotto del vivaio grigio ad approdare stabilmente in A. ALESSANDRIA – Dopo gli anticipi di sabato della serie C ora l’Alessandria Calcio è scivolata al sesto posto in classifica ma questa domenica, alle 15, […] Alessandria 17/12/2020 [171][172], Successivamente a quello con i tifosi del Genoa, gli Ultras Grigi hanno stretto gemellaggi con quelli di Trento (nel 1989)[173] e Viareggio (nel 1990). Nel 1983 iniziò da Alessandria l'ascesa nel mondo del calcio dell'ambizioso Gianmarco Calleri e del fratello Giorgio, provenienti dall'Ivrea. L'Alessandria detiene alcuni primati a livello nazionale; è la prima squadra ad aver vinto la Coppa CONI e la Coppa Italia Semiprofessionisti di Serie C. Il club vanta la 33ª tradizione sportiva fra i 65 che hanno giocato in A. [121], L'Alessandria ha per lunghi anni attinto quasi esclusivamente dal suo settore giovanile, in coerenza coi principi della «scuola alessandrina». [125], L'Alessandria è generalmente annoverata tra le «nobili decadute» del calcio italiano, assieme ad altre «provincial[i] che non ce l'ha[nno] fatta di fronte alle esigenze del calcio superprofessionistico», come ha scritto il giornalista Rino Tommasi. Mancata la promozione diretta in Prima Divisione per una peggiore differenza reti rispetto al Varese e persa poi la finale play-off contro il Como, la squadra grigia realizzò comunque il doppio salto dalla quinta alla terza serie, venendo inserita, al termine del torneo, nel novero delle ripescate per il campionato 2009-2010. Offerto Bernardeschi al Lione", TMW RADIO - Mirabelli: "L'avversario dell'Inter è l'Inter stessa. E lo fa cambiando il proprio allenatore: 16esimo posto, 12 punti, un grande passo indietro rispetto ai playoff dell'anno scorso, quando i grigi arrivarono secondi. Il periodico aveva voluto escludere da principio il coinvolgimento di una giuria tecnica; le classifiche risultavano tendere al recentismo: solo cinque personalità su trenta (e nessun allenatore) vantavano una militanza in grigio precedente al 1955, mentre tre calciatori erano in rosa contemporaneamente all'inchiesta. [160], Il gruppo "Ultras Grigi" si sciolse ufficialmente dopo la retrocessione in Serie C2 del 1998 e il nome riunisce oggi, convenzionalmente, un certo numero di distinte compagnie di tifosi (Fedelissimi 1947, Supporters '99, Gentaglia, Sezione Birre Vuote). Infine, al clamoroso esito del campionato 2001-2002, con i grigi che dapprima sperperarono nelle ultime giornate, a beneficio del Prato, l'abbondante vantaggio accumulato nei primi due terzi del torneo e successivamente persero la semifinale dei play-off a causa di una larga e inopinata sconfitta interna contro la meno quotata Sangiovannese,[81] si aggiunse il triste epilogo dell'anno successivo: alla fine del campionato 2002-2003 la società, dopo anni di delusioni sportive e di tribolati passaggi di proprietà che coinvolsero anche il patron del Livorno ed ex-presidente del Genoa Spinelli,[82] retrocesse tra i Dilettanti, per poi dichiarare il 13 agosto 2003 fallimento per inadempienze economiche. Giuseppe Pillon è il nuovo allenatore dell'Alessandria # ForzaGrigi. Per tutto l'ultimo decennio del XX secolo, infine, vennero mantenute la maglia cinerina e i calzoncini neri; è per questo motivo che i giocatori dell'Alessandria, con il passare del tempo, sono stati sempre più spesso soprannominati erroneamente "i grigioneri". L'Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912, meglio nota come Alessandria, è una società calcistica italiana con sede nella città di Alessandria. Il ritorno in Serie A si aprì con l'improvvisa morte del presidente Giuseppe Moccagatta, cui fu intitolato lo stadio; nelle due stagioni successive l'Alessandria ottenne alcuni successi di prestigio, specialmente quando favorita dal campo di gioco pesante (nel 1947 sconfisse per 2-0 sia il Torino che la Juventus), ma nel complesso i risultati non furono particolarmente entusiasmanti. I piani furono dunque ridimensionati, ma il 6 ottobre 1929 l'Alessandria poté giocare la sua prima partita presso l'attuale stadio, inaugurato poi ufficialmente il 28 di quel mese in occasione del settimo anniversario dalla marcia su Roma.[38]. [142], Nella Hall of Fame del calcio italiano, creata dalla FIGC nel 2011 ed aggiornata annualmente, compaiono le seguenti personalità legate alla storia dell'Alessandria:[143], Dal 2015 Rivera è parte anche della Walk of Fame dello sport italiano, inaugurata dal CONI in quello stesso anno. Alessandria Calcio 1912, Categoria:Presidenti dell'U.S. La squadra del presidente Di Masi risale al quarto posto in classifica, sorpassando proprio gli uomini di Zauli. Sono ricordati il petroliere Silvio Sacco, l'omonimo impresario edile Remo Sacco, l'imprenditore tessile Bruno Cavallo, la famiglia Calleri e il «re dei caschi» Gino Amisano. Stagione ... Allenatori: Angelo Gregucci Calendario completo. [138], In una ricerca sulla storia della tifoseria grigia, lo scrittore Alessandro Barillaro racconta che, nel 1975, gli ultras del Genoa erano stati «messi in guardia» dai «tifosi più anziani» prima di una trasferta ad Alessandria, poiché essa «aveva fama di essere un posto caldissimo e molto appassionato fin da quando, molti anni prima, scontri violentissimi al termine di un incontro col Piacenza erano stati addirittura sedati grazie all'intervento dell'esercito» (ci si riferisce al già citato episodio del febbraio 1946);[152] a dimostrazione della precoce «penetrazione del tifo sul territorio» e «nel tessuto cittadino», la giornalista Mimma Caligaris ricorda «la banda musicale» che accolse al suo ritorno in città «la squadra che, nel 1912, conquistò la Coppa Flotta Aerea a Piacenza», i ritrovi dei sostenitori in storici locali quali «il Caffè Boratto e il Bar Florè», che fu anche sede della società, le «cinquecento persone» che nel 1920 seguirono la compagine cinerina in trasferta a Genova e il voto onorato da una certa «signorina Castelli» che, dopo la vittoria dello spareggio per la promozione in Serie A del 23 giugno 1957, si recò a piedi «da Felizzano a Castellazzo, fino al santuario, per ringraziare la Madonnina per il successo dell'Alessandria»;[153] negli anni immediatamente successivi, secondo un'indagine della Lega Nazionale, Alessandria era il centro con la maggiore «affluenza di spettatori alle partite del campionato di Serie A [...] in rapporto alla popolazione effettiva». “La partita era dura … [124], Ad oggi il settore giovanile, denominato «Accademia Grigia», comprende la squadra partecipante al campionato nazionale Dante Berretti, l'Under-17, l'Under-16, l'Under-15, i Giovanissimi Regionali (due squadre), gli Esordienti, gli Esordienti a 9, i Pulcini a 7 e i Piccoli Amici. / Calcio / Lega Pro Serie D / Lega Pro Triestina, Pillon nuovo allenatore: ufficiale l'esonero di Gautieri. La tradizione fa risalire la fondazione del club al 18 febbraio 1912,[19] con la stipula di un atto costitutivo del Foot Ball Club Alessandria: le firme apposte su di esso sarebbero state quelle di Badò, di Amilcare Savojardo e di Alfredo Ratti che fu nominato primo "direttore". Unione Sportiva Alessandria Calcio; Stagione 2000-2001; Allenatore: Roberto Pruzzo, poi Sergio Rossetti, infine Roberto Pruzzo: All. Malgrado l'improvviso ripresentarsi di questioni economiche, una squadra vivace e ben condotta dal tecnico Maurizio Sarri andò ben oltre i pronostici, centrando il terzo posto finale del campionato 2010-2011, miglior risultato sportivo degli ultimi decenni, e la prima partecipazione ai play-off per la promozione in Serie B, poi persi al cospetto della Salernitana. ... Ci sono un po’ di scaramucce per recuperare subito la sfera dalla porta, che si concludono con il rosso all’allenatore dei biancocrociati Modesto e il giallo a Borello. L'ultimo a scendere in campo fu Rava, il 1º dicembre 1946. In 104 stagioni sportive a partire dall'incardinamento nel sistema della FIGC nel 1912 con un primo torneo di Promozione, l'Alessandria ha partecipato a 100 campionati nazionali. [26] Inoltre, nel campionato 1914-1915 mancò l'ammissione al girone finale per soli due punti. Collegamenti esterni. Dalla 16ª giornata la squadra, affidata a Michele Marcolini, è protagonista di un deciso cambio di marcia che le permette di agganciare agevolmente la zona play-off e di vincere, inoltre, la Coppa Italia di Serie C superando, nella doppia finale, la Viterbese. [75] Le ricche campagne acquisti condotte dalla famiglia ligure, con Carlo Regalia dirigente,[76] non diedero però risultati apprezzabili; dopo tre stagioni chiuse a ridosso della zona promozione, inasprite dalla delusione per la sconfitta nello spareggio per la Serie C1 perso al Braglia di Modena contro il Prato (1984-1985), i Calleri abbandonarono il progetto, trasferendosi alla Lazio assieme ai calciatori più talentuosi della rosa grigia. Dagli anni cinquanta in poi, la maglia dell'Alessandria fu più volte ridisegnata e al grigio furono abbinati diversi colori. [111], Il classico stemma dell'U.S. Su circa tremila votanti, oltre 900 scelsero Ballacci, che superò Sarri di oltre 600 preferenze. Altri record negativi, limitati ai tornei a 16 squadre, sono detenuti dall'Alessandria 1936-1937, che ottenne solamente due pareggi complessivi e che perse 20 gare su 30. Almanacco illustrato del calcio 1977. [139] Dopo aver debuttato in grigio, si laurearono campioni d'Italia negli anni Quaranta e Cinquanta Aristide Coscia, Virgilio Maroso, Mario Foglia, Francesco Rosetta e Bruno Garzena. Nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 aprile si è spento, all’età di 67 anni, Vincenzo Rolando, professore di ginnastica e allenatore di calcio per passione. Alessandria – Il mondo dello sport alessandrino perde un personaggio molto amato da generazioni di giovani calciatori. Alessandria, Arrighini: “Contro la Juve i dettagli faranno la differenza ... Giocano un buon calcio e sono allenati da un allenatore bravo e propositivo. [28] Al termine della stagione 1920-1921, dopo un vittorioso spareggio giocato a Milano contro il Modena, il club ottenne l'ammissione alla semifinale per il Nord Italia. [144], Non esiste ancora una hall of fame ufficiale dell'Alessandria: un esperimento in tal senso fu il sondaggio del trisettimanale locale Il Piccolo «La squadra del secolo», che nel 2012 chiese ai lettori, nell'arco di tre mesi, d'indicare su schede precompilate un giocatore per ogni ruolo ed un allenatore tra i più amati. Vicenza, Pisa, Perugia, Pro Sesto[177] e Moncalieri,[178] oltre che coi francesi del Tolone. Sono segnalati in grassetto calciatori attualmente in attività. Già sul finire del XIX secolo il calcio era arrivato ad Alessandria: vi sono notizie riguardanti un'amichevole del 1894 disputata da una squadra alessandrina contro una compagine genovese (forse il Genoa). Il periodo di maggior lustro per la squadra si fa risalire ai decenni del primo dopoguerra e della cosiddetta «scuola alessandrina» che, dando continuità ai dettami importati nei primi anni dieci dall'allenatore inglese George Arthur Smith, prevedeva metodi di allenamento e tattiche di gioco inediti per il calcio italiano. [163] Marcello Marcellini riporta invece che nel 1957, in occasione dello spareggio di San Siro per la promozione in A, i tifosi dell'Inter si unirono a quelli del Brescia, allenato dall'ex calciatore nerazzurro Fattori, mentre quelli del Milan scelsero di sostenere l'Alessandria dell'ex Pedroni. Inserire questa panoramica sul tuo sito web. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 27 dic 2020 alle 16:39. Anche il completo da trasferta ebbe, quando presente, una sua evoluzione, con frequenti cambiamenti di foggia: negli anni Cinquanta constava di maglia granata e pantaloncini azzurri, negli Anni Sessanta e Settanta era interamente azzurra con banda grigia verticale a sinistra, più recentemente prevalse l'utilizzo di magliette rosse e, in alcuni casi, verde chiaro (soprattutto a fine Anni Novanta, quando lo sponsor era la Cassa di Risparmio di Alessandria). Più recentemente si sono consolidate rivalità con altre tifoserie del Nord Italia: in particolare, gli scontri più aspri si sono avuti coi sostenitori del Varese. [170] Altri derby, meno celebrati e sentiti, sono quelli con altre squadre della provincia come Derthona, Novese, Acqui e Valenzana, e della zona del Piemonte Orientale, in particolare Novara (fu in occasione di uno scontro diretto contro gli azzurri che gli Ultras Grigi, nel 1974, realizzarono la loro prima coreografia) e Pro Vercelli; è accaduto anche che, in alcune occasioni, gruppi di tifosi grigi e delle Bianche Casacche si siano manifestati reciproca stima. [23], Il metodo di lavoro che Smith, allievo di William Garbutt, applicò all'Alessandria presentava aspetti inediti per il calcio italiano dei primi decenni; introdusse allenamenti intensi e mirati, irrobustì il centrocampo arretrando due attaccanti per ispirare meglio la manovra offensiva ed insegnò un gioco corale basato su schemi e palla a terra[2]. [58] Rimontato il Catania in campionato e sconfitto il Brescia in uno spareggio giocato a Milano,[59] i grigi, che peraltro nel dicembre 1956 avevano superato in amichevole la Nazionale italiana per 3-2, festeggiarono il ritorno in A dopo otto anni. La prima stagione tra i cadetti terminò con una nuova delusione: dopo aver guidato la classifica per gran parte del torneo, la squadra grigia andò incontro a una crisi di risultati nel finale che permisero a Modena e Novara di agganciarla in testa; furono gli azzurri a completare la rimonta, espugnando Alessandria all'ultima giornata, il 5 giugno 1938 e neanche gli spareggi, disputati a Milano e a Torino, risollevarono le sorti della formazione cinerina, che perse entrambe le partite e vide le altre due contendenti passare direttamente in Serie A.

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